Quello che viene chiamato Pistacchio di Bronte, composto dalla Frastuca (frutto) e dalla Frastucara (pianta), è una varietà di pistacchio di origine protetta DOP, coltivata e prodotta solo in Sicilia a Bronte, paese in provincia di Catania.
La coltivazione del pistacchio di Bronte è per il paese, un’importante fonte di guadagno, tant’è che viene denominato “l’oro verde” per il suo alto valore commerciale.
Sono tante le attività commerciali che vendono il pistacchio di Bronte, sia con guscio oppure sgusciato e messo sottovuoto (per non perdere le proprietà organolettiche), oltre alle varie preparazioni industriali, come la crema di pistacchio, il pesto, la granella o la farina.
Durante il mese di Settembre ed Ottobre inoltre, si organizza in paese la sagra del pistacchio di Bronte dop, con grandi attrattive per i turisti e tantissimi prodotti gastronomici realizzati con il pistacchio: arancini, salsiccia, lasagne, torte, gelati, cioccolato e paste di mandorla fra tutti.
Il Pistacchio di Bronte: come è arrivato in Italia?
E’ attraverso il mare Mediterraneo, area storica di scambi ed importazioni tra Oriente ed Occidente, che la pianta di pistacchio arriva in Italia ed in particolare a Bronte.
La pianta del pistacchio ha origini Turche e Persiche, ed è molto antica: prima coltivata dagli antichi ebrei, il frutto fu poi incrementato e coltivato dagli arabi, quando conquistarono la Sicilia ai danni dei Bizantini, e trovarono nell’isola, il giusto habitat naturale per una coltivazione del pistacchio rigogliosa.
Così nacque il frutto, che oggi chiamiamo pistacchio verde di Bronte dop, che negli anni, ha visto crescere la notorietà e la richiesta.
Il pistacchio di Bronte, come detto, è richiesto in molti settori gastronomici, e viene usato dal dolce al salato. Sono sempre più gli appassionati di questo frutto, che amano il gusto delicato ed un pò salato che dona ad ogni prodotto un appeal irresistibile.